L’ho scampata bella? Immagino di sì. Credo che anche Jovanotti lo ha pensato quando ha visto concludere uno dei suoi tour più grandi e spettacolari: il “Jova Beach Party” nel 2019 e nel 2020 è iniziata la pandemia. Uno dei miei cantanti preferiti ed uno dei concerti più belli a cui io abbia mai partecipato.

Quanto mi manca andare a ballare e cantare a squarciagola in mezzo a fiumi di gente che un secondo prima non conoscevi ed il secondo dopo, con uno sguardo d’intesa, ti ritrovi a sorriderci insieme e ti commuovi con loro ascoltando frasi di canzoni che ti fanno battere un po’ il cuore. Un esempio: ORA: ” non sarebbe giustificazione per non farlo più”…

Se ci ripenso sono stata fortunata a partecipare a questo evento. Io ero, insieme a Vittoria, a Policoro una città posizionata vicina al mare della Basilicata, inizialmente avevamo comprato i biglietti del concerto che si sarebbe svolto nelle Marche ma uno dei pochi concerti saltati è stato proprio quello e quindi, dopo vari calcoli di distanze autostradali, con il senno di poi veramente assurdi – arrivavamo dalla Puglia – ci siamo ritrovate qua.

A Policoro non c’era più posto per dormire quindi abbiamo alloggiato, per puro caso, in un paesino di nome Bernalda. E’ stato un susseguirsi di eventi, dal fermarci ad un autogrill dopo ore di strada e morte di fame a conoscere le proprietarie del posto che erano amiche della nostra futura padrona di casa dove tra un “che caldo” e “di dove siete” ci siamo scambiate tante di quelle informazioni da diventare quasi amiche anche noi. Indovinate che Jovanotti alloggiava proprio lì, in questo piccolo agglomerato di casette e la sera prima si era messo a cantare dal balcone del suo hotel. Inoltre Francis Ford Coppola è cittadino onorario del paese. Pazzesco! Quante nozioni si imparano viaggiando.

Tornando a quella sera mi vengono i brividi a pensare che sono passati due anni dall’ultimo concerto che sono andata a vedere e che tutto questo mi manca terribilmente. Ammetto che anche la calca e lo stare a stretto contatto con altri corpi sudaticci mi manca, cosa che prima mi ha sempre dato fastidio e creato un po’ di claustrofobia.

Lo avete guardato il video che vi ho postato qui sopra? Era il momento prima che iniziasse a cantare Jovanotti: discoteca pura sulla spiaggia, orario tramonto, in costume e appena uscite dall’acqua del mare. Neanche la sabbia sul corpo ci dava fastidio. Fate voi! Comunque mi sto facendo del male e lo sto facendo anche alle persone che stanno leggendo e come me amano la musica ed il viaggiare. La smetto.

Ora passiamo ad un altro spettacolo, ad un altro viaggio, ad un altro continente e a quando io e Vittoria, al nostro rientro dalla vacanza, una settimana dopo abbiamo pensato: “l’abbiamo scampata!”.

Sempre musica ma non concerto, qui si parla di musical con una delle compagnie più famose e conosciute al mondo: il Cirque Du Soleil. Durante il nostro coast to coast americano, in una delle tappe a Las Vegas, abbiamo deciso di comprare, per qualche centinaio di dollari come dice Vittoria nel video a seguire, due biglietti per lo spettacolo di Michael Jackson nella sala teatro dell’Hotel Mandalay Bay. Guardate bene quante persone c’erano quella sera…

Era fine settembre del 2017, mi ricordo che ero felice, che i ballerini erano favolosi, che faceva un gran freddo per l’aria condizionata e che c’erano tante di quelle persone da non riuscire a respirare. Una settimana dopo appena rientrate dal nostro viaggio la notizia: dalla finestra del trentaduesimo piano del Mandalay Bay, un uomo sulla sessantina inizia a sparare sulla folla presente durante un concerto country. Il signore in questione alloggiava lì anche quando c’eravamo noi…

E ci pensi e ripensi e ti vengono i brividi. Questo uno dei tanti avvenimenti che ci sono capitati durante o dopo i nostri viaggi e ammetto che è sempre stato più difficile non aver paura a prendere e andare via dalla mia città e dalla mia casa, che pur piccola che sia, considerata abbastanza sicura rispetto a quello che c’è fuori. Ora i pensieri non sono più sugli attentati, ora è tutto sulla paura del contagio e dell’ammalarsi o per quanto mi riguarda del fare ammalare gli altri. Ma non per questo voglio smettere di viaggiare, di andare ai concerti o di andare a ballare. Diciamo che si accumula solo un po’ di ansia in più a quella che c’era, un po’ più di attenzione e un po’ di incredulità su quello che ci sta attorno e su quello che sta capitando. Ma l’unica cosa che non mi è mai pesato fare nella mia vita è aprire una valigia o zaino e riporre dentro tutto quello che reputo indispensabile pronta per afferrare quel sorriso e quella felicità che solo il viaggio mi sa dare.

E a voi non è mai capitato di pensare me la sono scampata bella?

Nel frattempo teniamoci strette quelle passioni che amiamo e pian piano ricominciamo.

Via verso la prossima tappa…

Laura.

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